Sistemi di Rilevazione Incendi
Sono oggi disponibili diverse tecnologie per la realizzazione di sistemi per la rivelazione degli incendi, ed è responsabilità del progettista identificare la soluzione più adatta al campo di impiego. Le normative prevedono precise istruzioni per l’utilizzo e la collocazione degli apparati, nonchè per il loro collaudo e la loro manutenzione.
Per l’installatore le norme di riferimento principali sono:
UNI 9795-2013 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio
UNI 11224 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi (marzo 2007)
Gli impianti devono inoltre essere realizzati in modo conforme alla regola dell’arte secondo quanto previsto dal DM n.37 del 22 gennaio 2008.
I sistemi si dividono dal punto di vista tecnologico in due famiglie:
– sistemi convenzionali, dove il rivelatore o l’attuatore sono identificati dal proprio collegamento fisico con la centrale.
– sistemi analogici e indirizzati, dove ogni dispositivo in campo dispone di una intelligenza propria e comunica con la centrale una serie di informazioni relative al proprio stato.
I vantaggi di un sistema analogico:
– Manutenzione ridotta e test eseguibili dalla centrale sia in modo automatico che manuale
– Collegamento delle linee a bus e riduzione dei costi di installazione e di cavo
– Localizzazione esatta degli eventi con indicazione precisa del tipo di allarme
– Attuatori distribuiti sul campo e collegati sulle linee dei sensori
– Possibilità di “autotaratura” della sensibilità dei rivelatori
– La normativa consente di collegare diverse tipologie di apparati sulla stessa linea/zona